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dimanche 2 décembre 2012

Far nascere un altro genere di mondo




Un mondo nuovo  che nasce dalle  rovine del vecchio
( Luca 21,25-36))


Con il mese di dicembre i cristiani entrano in quel periodo di preparazione alla festa di Natale che  nella  loro liturgia  viene  chiamato “Avvento”, cioè  «la venuta» . In queste tempo che precede il Natale, si suole leggere durante gli incontri  domenicali dei testi  bibblici che parlano della fine del mondo o meglio della fine di un certo tipo di mondo. Questi testi, nel linguaggio degli specialisti, vengono chiamati “apocalittici”. Non bisogna però credere che l’obbiettivo di questi  testi sia quello di spaventare. Le immagini e le descrizioni di catastrofi , di sconvolgimenti cosmici, di dolori e di angoscie che si abbattono  sull’umanità di cui  essi parlano, hanno  lo scopo di  presentare, in maniera visiva e simbolica, l’urgenza e la necessità di porre fine ad un certo tipo di mondo, di società, di comportamento, di  stile di vita, se si vuole che nasca un mondo diverso, migliore, un nuovo tipo di società.  

 Proponendoci immagini di distruzione e di scombussolamenti cosmici, questi testi apocalittici  vogliono farci capire  che se si vuole cambiare il mondo e la società  bisogna per forza essere disposti ad abbandonare, a distruggere certe abitudini inveterate, certi comportamenti abitudinari e istintivi : in una parola, bisogna essere disposti a far cessare un certo tipo di mondo. Questo tipo di letteratura bibblica  dice in fondo la stessa cosa che dicono oggi tanti scienziati e specialisti, o che  sentiamo in continuazione alla televisione o che leggiamo sui giornali: se vogliamo salvare la terra e il futuro dell’umanità, dobbiamo  modificare le nostre vecchie abitudini, dobbiamo adottare riflessi e comportamenti  nuovi : dobbiamo cioè essere disposti  a scaldarci un po’ di meno, a  viaggiare di meno, a usare meno energia, meno elettricità, meno benzina, dobbiamo consumare di meno e reciclare di più. Dobbiamo  sprecare di meno, accontentarcidi meno, adottare uno stile di vita più semplice, più sobrio, più modesto. Perchè è la nostra ingordigia, la nostra avidità, il nostro bisogno di confort e di lusso ciò che causa la distruzione delle foreste,  la desertificazione, l’inquinamento dell’acqua, del suolo, dell’aria, la disparizione dello strato d’ozono ai poli, l’accumulazione nell’atmosfera dell’anidride carbonica che trasforma la superficie terrestre e soprattuto le città in serre afose e soffocanti e produce un riscaldamento eccessivo e anormale della terra con tutte le sue terribili ed innumerevoli conseguenze: ulteriore consumo di elettricita per raffeddare le case; lo scioglimento della banchisa polare; la distruzione del plancton che nutre i pesci; lo scombussolamento delle correnti marine che regolano il ritmo delle stagioni sulla terra; aumento del livello dei mari, inondazioni di intere regioni, sovvertimento dell’equilibrio ecologico, distruzione di interi ecosistemi  ecc.

 Sì, è vero, se non cambiamo il nostro modo di fare e di pensare , questo mondo, il mondo così come lo conosciamo presto finirà. Se vogliamo che la nostra  madre terra continui a nutrirci, ad  esistere e noi con lei, dobbiamo vivere in un modo nuovo, diverso e dobbiano far nascere un mondo nuovo e diverso. 



 

Se vogliamo salvare questo mondo e costruirne uno migliore e diverso, dobbiamo necessariamente essere disposti a scombussolare un po’ la nostra vita. Questi testi non ci parlano dunque di fine o di morte,  che come  condizione necessaria per attuare un  nuovo inizio, un nuovo tipo di mondo, un nuovo tipo di convivenza e di società. Ci parlano di conseguenza di conversione, di trasformazione interiore, di cambiamento e di rinnovamento di vita. Ci dicono: Gesu è venuto, Gesù è qui, Gesù vi rivela un nuovo modo di essere; Gesù vi insegna e vi annuncia la possibilità creare un nuovo tipo d’umanità. Nella sua parola, nel suo insegnamento, nel suo vangelo, egli vi trasmette il segreto della trasformazione dell’uomo e, di conseguenza, della trasformazione  del mondo: più amore, più condivisione, più fratellanza, più generosità, meno egoismo, meno esigenze, più  semplicità . Egli è nato in mezzo a voi umile, semplice e povero  per far nascere un nuovo tipo di uomo, di società e d’esistenza  È attraverso di voi che gli intende realizzare un mondo nuovo, un mondo diverso, un mondo migliore.

Questo tempo d’Avvento  ricorda  ai cristiani  questo punto fondamentale della loro fede. Gesù è venuto, è qui e con lui è presente la forza, l’energia, lo spirito capaci di trasformare il cuore dell’uomo. Dunque vagli incontro, porta attenzione a quello che dice, aprigli il tuo cuore e la tua mente; lasciati convincere dalla sua parola, lasciati trasformare dal suo spirito, diventa suo amico,  suo ammiratore, suo discepolo. Al suo contatto imparerai a pensare diversamente, ad amare diversamente, ad agire diversamente, a reagire diversamente.  Imparerai  ad agire come un figlio di Dio, guidato dalla bontà e dell’amore e non più come un figlio d’uomo guidato dalla cupidigia, dall’avidità e dall’egoismo. Imparerai ad avere una diversa percezione dei valori, a stabilire una giusta gerarchia e un giusto ordine nelle tue priorità. Ti sembrerà di vivere in un nuovo mondo, perchè quello vecchio sta scomparendo .



MB





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